La risma di carta ha una storia, un'etimologia e uno sviluppo molto interessanti. Ormai abituati a comprare la risma di carta ovunque, utilizzando la carta per appunti, stampe, fotocopie e molto altro, diamo per scontato l’esistenza della risma di carta nel suo formato canonico e cerchiamo quella più adatta alle nostre esigenze sia che sia nel formato (risme A4, A5, A3), che sia per la grammatura (a partire dagli 80 gr fino ai 240 gr e oltre), per la patinatura e rifinitura (risma carta patinata lucida, opaca, effetto seta etc), per il colore o ancora per il prezzo.

Su LoveOffice ci sono molte risme di carta in offerta a prezzi estremamente vantaggiosi. Le risme di carta comunemente commercializzate vengono vendute sia singolarmente che in multipack, anche su LoveOffice alcune risme vengono vendute solamente in pacchi da 5 risme di carta, questo avviene soprattutto per quelle risme di uso più comune e dal prezzo più vantaggioso.

Ma da dove viene la risma di carta? Come nasce e quale è la sua storia? Vediamo di rispondere a qualche domanda e curiosità.

Come nasce la Risma Carta? Un po' di etimologia…

Il termine risma, dall’arabo rizma o rezmah, oggi utilizzato per indicare pacchi di carta generalmente da 500 fogli, stava ad indicare, in antichità, il fascio dei panni. Poiché la carta veniva prodotta partendo da stracci di cotone ecco che venne creata l’associazione del termine risma alla carta. L’evoluzione della parola risma di carta si ebbe quando assunse la connotazione di vera e propria unità di misura, una risma di carta è, infatti, un pacco di 500 fogli di carta. Tuttavia oggi la risma di carta non è più una vera e propria unità di misura, infatti, esistono risme anche da altre quantità di fogli.

La dicitura risma di carta, come abbiamo già detto, deriva dall’arabo, in quanto furono proprio gli arabi ad importare in Europa l’uso della carta come la conosciamo adesso. La carta era molto più indicata per essere utilizzata rispetto alla più antica pergamena, perché pur essendo un prodotto di pregio ricavato dal cotone, non raggiungeva comunque i costi elevati della pergamena, risultando, così più accessibile ad un pubblico più ampio.

La risma di carta e l’evoluzione della carta stessa: da prodotto per pochi a prodotto di massa.

La carta, inizialmente veniva usata solo da una nicchia di popolazione, per vari motivi, il primo e senza dubbio più importante è che non tutti sapevano scrivere, quindi comunque non era possibile prendere appunti e scrivere lettere. Con l’avvento dell’alfabetizzazione della popolazione è ovviamente aumentato l’uso della carta dalle persone comuni.

Tuttavia la risma di carta, come la intendiamo oggi è perlopiù pensata per stampanti e fotocopiatrici, infatti è proprio grazie all’avvento delle prime tipografie, che permisero una più semplice e rapida produzione di libri stampati, che si cominciò a sentire il bisogno di macchine per la fabbricazione della carta che ne riducessero il costo di produzione e che creassero standard tutti uguali.

Sebbene nel nostro immaginario possa sembrare che la produzione dei libri e della carta a livello industriale sia abbastanza recente, in realtà la prima macchina che produceva carta fu inventata nel 1799 da Louis-Nicolas Robert. La macchina continua che egli inventò consentiva di produrre velocemente grandi quantità di carta a costi molto inferiori rispetto al passato. Nacque così la carta come la consideriamo oggi, cioè un prodotto di alto consumo, economicamente accessibile a chiunque.

Tuttavia la produzione in serie della carta visse il proprio sviluppo effettivo con la nascita delle risme di carta nei formati commercializzati che conosciamo oggi, non nell’era dell’industrializzazione dell’Europa (periodo in cui fu inventata), ma successivamente nell’età contemporanea, anche grazie ad una maggiore alfabetizzazione della popolazione, dell’avvento dell’informatica e delle prime stampanti. Considerando che fu solo negli anni settanta che vennero commercializzate le prime stampanti ad aghi e a getto di inchiostro per una distribuzione più ampia, mentre fu solo negli anni ottanta che venne commercializzata la prima stampante laser della Canon. Casio, Epson e altri marchi storici, hanno influenzato senza dubbio anche la produzione di risme di carta, dei formati e delle finiture diffuse.

Le risme oggi commercializzate sono generalmente composte da 500, 250 o 125 fogli. Le risme di carta vengono prodotte all’interno di un processo produttivo che si sviluppa nelle cartiere più moderne, abbandonato l’uso degli stracci, adesso mischiando varie materie prime tra cui la cellulosa vengono create grosse bobine di carta con differenti grammature, finiture, colorazioni etc. Una volta prodotte le bobine di carta, queste vengono tagliate in fogli di formati di moltissime dimensioni diverse: dal comune formato A4, il più utilizzato in casa e in ufficio, ai formati più grandi e più piccoli, sono infatti commercializzate, anche su LoveOffice risme di carta A3 e A5.

Più recentemente, grazie ad una sensibilizzazione verso la tutela dell’ambiente, sono stati studiati sistemi per produrre risme di carta ecologiche e riciclate. Su LoveOffice abbiamo dedicato un’intera categoria alle risme di carta ecosostenibili.

Per scegliere la risma di carta più indicata da acquistare per le tue necessità leggi questo articolo sempre sul blog di LoveOffice.

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